SPOTLIGHT – Al MUAM di Gubbio

SPOTLIGHT

LUCE E TERRITORIO TRA ARTE E TRADIZIONE

Continua il viaggio di SPOTLIGHT nella cultura della luce. L’iniziativa itinerante è promossa da 𝗜𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝘁𝗼 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗗𝗲𝘀𝗶𝗴𝗻 e 𝗙𝗼𝗻𝗱𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗖𝗮𝗿𝗶𝗣𝗲𝗿𝘂𝗴𝗶𝗮 𝗔𝗿𝘁𝗲 nell’ambito del progetto ECO-Light. Il secondo appuntamento è al MUAM di Gubbio giovedì 27 febbraio

“LUCE E TERRITORIO: SCOPRIRE, ILLUMINARE, TUTELARE- La luce trasforma il territorio raccontando storie, collegando passato presente e futuro”. Questo è il tema del secondo seminario di SPOTLIGHT, un percorso itinerante dedicato alla cultura della luce promosso dall’Istituto Italiano Design e dalla Fondazione CariPerugia Arte. L’appuntamento è previsto giovedì 27 febbraio alle 11 al MUAM, Museo Arti e Mestieri (Gubbio, Via Cavour 7). 


Francesco Asdrubali
, professore ordinario di Fisica Tecnica Ambientale presso l’Università degli Stranieri di Perugia, guiderà il seminario analizzando l’importanza della luce artificiale nel rapporto tra l’uomo e il territorio e come questa influenza gli ambienti che ci circondano. La luce permette al territorio, alle città, alle emergenze storico-artistiche e alle bellezze naturali di diventare uno spazio narrativo capace di connettere passato, presente e futuro. Attraverso un’illuminazione sostenibile e consapevole, è possibile preservare l’ambiente, riducendo l’inquinamento luminoso, e rafforzare il legame tra comunità e luoghi, garantendo visibilità, sicurezza e percezione.

A introdurre i lavori saranno Vittorio Fiorucci, sindaco di Gubbio, Benedetta Risolo, responsabile del progetto ECO-Light per l’Istituto Italiano Design, Nancy Latini e Francesco Dominici, direttori del MUAM – Museo Arti e Mestieri.

𝗣𝗲𝗿 𝗶𝗻𝗳𝗼 𝗲 𝗽𝗿𝗲𝗻𝗼𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶: info@fondazionecariperugiaarte.it

Cos’è SPOTLIGHT

È un percorso itinerante che prevede un seminario al mese in sei musei nell’ambito del progetto ECO-Light (Eco-System Lighting the Innovative and Green Heritage through Technologies). I prossimi appuntamenti sono previsti al CAOS di Terni; al Laboratorio di cultura fotografica di Città della Pieve; al museo della Carta di Fabriano e a Palazzo Baldeschi al Corso a Perugia. 

ECO-Light coinvolge rinomati partner internazionali in una ricerca multi-disciplinare sulla “Cultura della Luce”. Nei prossimi mesi verranno realizzate alcune opere di light art che andranno a valorizzare tre patrimoni di interesse UNESCO: Cascate delle Marmore; Jazz; Fabriano città Creativa della Carta.

Chi è Francesco Asdrubali

Nato a Perugia nel 1967, Laureato in Ingegneria civile nel 1990, Dottore di ricerca in Proprietà termofisiche dei materiali nel 1995. Ricercatore e quindi professore associato di Fisica Tecnica Ambientale (ING-IND/11) presso l’Università di Perugia negli anni 1997-2015, dal febbraio 2016 a settembre  2023 è stato professore ordinario di Fisica Tecnica Ambientale presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Università Roma Tre e dal 1 ottobre 2023 presso il Dipartimento di Scienze Umane e Sociali Internazionali (SUSI) dell’Università per Stranieri di Perugia. 

Dal 2004 al 2013 è stato Direttore del CIRIAF (Centro Interuniversitario di Ricerca sull’Inquinamento e sull’Ambiente “Mauro Felli”). Responsabile scientifico di numerosi progetti di ricerca nazionali (MUR, MIPAAF, INAIL) e comunitari (LIFE, Intelligent Energy Europe, VII Programma Quadro, Horizon 2020), è Esperto Tecnico Scientifico del MUR e valutatore di numerosi progetti di ricerca per conto del Ministero e di diversi Atenei e amministrazioni regionali. Per quanto riguarda la ricerca applicata, è stato responsabile scientifico di numerose convenzioni con importanti Enti e Società, tra cui Regione Umbria, Comune di Perugia, Comune di Roma, Parco Archeologico del Colosseo, ISPRA, Autostrade, Aeroporti di Roma, Banca d’Italia, IKEA Italia. 

Cos’è il MUAM

Allestito in un palazzo nobiliare risalente al XV sec.  vanta 670 mq di esposizione, distribuiti su tre livelli.

Gli oggetti esposti sono 2.150 suddivisi in 25 sezioni, ognuna dedicata a una particolare attività o mestiere; essi risalgono a periodi compresi fra la metà del XVII sec. fino quasi ai giorni nostri.

Il MUAM si propone come luogo di incontro e di divulgazione delle tradizioni, diventando uno spazio aperto, vivo e di incontro, oltre ad un luogo di importante valore culturale.