Densità Fluorescenti

Grande successo per l’inaugurazione della mostra di Alessandro Lupi nei nuovi spazi OEL dell'ISTITUTO ITALIANO DESIGN

C’è tempo fino al 13 dicembre per poter ammirare la mostra “Densità fluorescenti” dell’artista Alessandro Lupi a cura di Gaetano Corica e Gisella Gellini. Ieri l’inaugurazione nei nuovi spazi OEL – Open EcoSystem Lab alla presenza di oltre ottanta partecipanti.

La mostra è parte del progetto europeo ECO-light, di cui l’Istituto Italiano Design è capofila, in partenariato con il Conservatorio Briccialdi di Terni, l’Università Politecnica delle Marche e l’Accademia Poli-Arte di Ancona. Vincitore del bando Eu/Mur per l’internazionalizzazione dell’alta formazione artistico musicale coreutica, il progetto intende promuovere il patrimonio materiale e immateriale italiano all’estero attraverso una serie di progetti incentrati sulla Cultura della Luce.

Il progetto espositivo nasce come project-work degli studenti degli indirizzi Design e Multimedia del corso Light Art e Cultura della Luce (azione WP5 del Progetto stesso) tenuto dai curatori Gaetano Corica e Gisella Gellini nei nuovi spazi OEL – Open EcoSystem Lab (azione WP2 del Progetto) dell’Istituto Italiano Design con gli studenti, in collaborazione con i docenti Monica Pioggia e Nicola Alessandrini e con l’artista Alessandro Lupi.

Gli studenti sono gli autori del progetto di allestimento (Design) e di comunicazione (Multimedia) dell’esposizione. Il corso ha rappresentato quindi l’occasione per una proficua collaborazione tra gli studenti ed alcuni professionisti del settore, al fine di realizzare installazioni a carattere immersivo (inserito nell’azione WP3 del Progetto Light Art). 

Tra gli ospiti internazionali che hanno partecipato all’inaugurazione del 13 maggio anche la Camera di Commercio Italo-Canadese, Djamal Abdourahman, organizzatore di Fashion Week internazionali (Vancouver, Parigi, Londra, Milano, Tokyo) ed il Consolato del Perù in Italia, che ha dichiarato: “Siamo certi che iniziative come questa, di promozione interdisciplinare delle arti, siano le migliori per favorire la sinergia tra culture diverse, totalmente in linea con l’azione WP8 del Progetto ECO-Light.”

Ad apprezzare le opere anche Emidio De Albentis, ex Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Perugia, e Claudia Bottini, storica dell’arte, secondo cui “queste sculture luminose sono il risultato di una ricerca profonda e di un’abilità tecnica sorprendente. La luce, ottenuta attraverso il connubio tra buio e utilizzo di lampade di Wood, diventa un materiale scultoreo che sfida le tradizionali concezioni dell’arte tridimensionale” (Bottini aveva peraltro già collaborato con la curatrice Gisella Gellini nel progetto “Lightquake” realizzato dal Museo Nazionale del Ducato di Spoleto in collaborazione con MiBACT e Politecnico).

Densità Fluorescenti risponde perfettamente all’obiettivo “Light Art for Unesco” del Progetto ECO-Light (azione wp3), che intende infatti “esplorare nuovi metodi artistici per promuovere la ricerca e la cultura grazie all’opera di Artisti ed esperti multidisciplinari che organizzano eventi immersivi ed installazioni volte a coinvolgere un pubblico sempre più ampio”.

In linea con lo stesso obiettivo, l’iniziativa ha infatti inteso realizzare un’opera presso il campus di IID per rendere l’area urbana antistante il Parco della Pescaia un punto di riferimento artistico inesauribile a Perugia.

Come descritto infatti all’azione WP2 del Progetto ECO-Light (“OEL: Open Eco-System Labs”), la sala immersiva degli OEL, in cui è stata posizionata l’opera di Lupi (un ex caveau), è stata infatti allestita come spazio multimediale (quarto case-study Samsung Italia) “favorendo la rigenerazione urbana anche grazie al supporto delle Associazioni Locali.” e rappresentando un connubio ideale tra arte visiva ed innovazione digitale. Tra le associazioni locali partecipanti il Profumo dei Tigli, Unione Nazionale Consumatori, Associazione Legali Italiani e Trust US.

Alessandro Lupi è un artista visivo nato a Genova e residente a Berlino, dove prosegue una ricerca caratterizzata da innovazione e coerenza espressiva. Il suo lavoro è incentrato sulla relazione tra la Luce ed i processi cognitivi, perseguendo contestualmente un forte senso estetico.

Ogni suo progetto ha il carattere dell’invenzione e indaga la percezione della realtà e dello spazio che ci circonda, concentrandosi sul dialogo tra la materia e la luce. Le sue collaborazioni con scienziati, fisici, filosofi, sociologi, permeano la sua ricerca nel tentativo di dar vita a veri e propri esperimenti percettivi, poetici ed immersivi con cui il pubblico è accompagnato a relazionarsi.

Ha all’attivo molteplici mostre in tutto il mondo e presso prestigiose istituzioni, dalla Biennale di Architettura di Venezia al Museo degli Uffizi, al Verket Museum di Avesta in Svezia e alla Kunsthaus Tacheles di Berlino. Molte sue installazioni sono esposte permanentemente presso importanti realtà artistiche, quali la Esquela Nacional de Bellas Artes S. Alejandro di L’Avana o la Trubar House of Literature di Lubiana.

La Black Light Art è una corrente artistica legata all’uso della lampada di Wood e di pigmenti e materiali fluorescenti. Le prime sperimentazioni risalgono al 1949 con l’Ambiente spaziale a luce nera di Lucio Fontana, uno dei primi ad approcciarsi a questo tipo di indagine nei suoi studi legati allo Spazialismo. La sperimentazione ha destato nel corso del secondo Novecento l’interesse di molti altri artisti di prima grandezza, tra cui Gianni Colombo e Dadamaino, e continua a rappresentare un’affascinante prospettiva di ricerca e sperimentazione per molti artisti contemporanei. La scelta di Alessandro Lupi è scaturita da una selezione di numerosi artisti internazionali che operano nell’ambito.